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I primi annunci di Oculus Quest di Facebook estratti dal gioco a pagamento dopo il contraccolpo

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Facebook

Facebook ha recentemente annunciato che sta testando gli annunci all’interno delle app di Oculus Quest, a partire dal titolo a pagamento Blaston di Resolution Games. Chiaramente, Blaston era un punto di partenza stupido. Una marea di recensioni negative e contraccolpi sui social media ha portato Resolution Games a ritirare Blaston dal test degli annunci di Oculus e la società sta attualmente rimuginando su un’alternativa.

L’introduzione di pubblicità in un gioco per il quale le persone hanno già pagato è estremamente inappropriato. Non solo va contro le pratiche comuni nell’industria del software, ma mostra un disprezzo per i clienti che hanno acquistato il gioco quando era privo di pubblicità.

Se uno sviluppatore pubblicasse annunci sul proprio gioco per dispositivi mobili o console a pagamento mesi dopo il rilascio, si verificherebbe un contraccolpo. Il fatto che Facebook e Resolution Games pensassero che una mossa del genere sarebbe voluta con un gioco VR a pagamento è bizzarro. Dopotutto, la pubblicità è già un punto dolente per gli utenti di Oculus Quest che ritengono che la piattaforma stia diventando Facebook-ified.

Allora, cosa succede dopo? In una conversazione con The Verge, Tommy Palm, CEO di Resolution Games, ha osservato che "sono stati fatti alcuni buoni punti e ci rendiamo conto che Blaston non è la soluzione migliore per questo tipo di test pubblicitario". Di conseguenza, il test degli annunci potrebbe spostarsi a Resolution Games’ Bait!, un titolo gratuito.

Test degli annunci in Bait! probabilmente porterà a più contraccolpi, poiché gli utenti di Oculus Quest sono ancora sconvolti dalla debacle di Blaston (e dagli annunci VR in generale). Tuttavia, Palm sottolinea che gli annunci in VR potrebbero essere "inevitabili", come lo era "su altre piattaforme".

È vero; le pubblicità sono diventate un punto fermo dell’industria del software molto prima che il primo visore Oculus arrivasse sul mercato. La pubblicità nelle app di Oculus Quest potrebbe rendere la realtà virtuale più accessibile ai giovani abituati alle app mobili gratuite. Potrebbe anche aiutare gli sviluppatori a generare entrate senza addebitare agli utenti il ​​loro software.

Ma con Facebook al timone, gli utenti di Oculus Quest hanno motivo di essere scettici. Facebook promette che non utilizzerà Quest per vendere dati sui movimenti, peso corporeo e altre informazioni personali agli inserzionisti, ma la società potrebbe modificare o ignorare queste politiche in qualsiasi momento (Facebook ha raccolto segretamente dati sanitari nel 2019). E poiché aziende come Google e Apple mostrano un nuovo interesse per la privacy degli utenti, Facebook sta assumendo una posizione aggressiva contro tali sviluppi, al punto che potrebbe rilasciare uno smartwatch per aggirare i nuovi strumenti per la privacy su Android e iOS.

Se gli annunci in VR sono inevitabili, sarà un viaggio accidentato.

Fonte: Resolution Games tramite The Verge, Carica VR (1, 2 )

Fonte di registrazione: www.reviewgeek.com

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